foto da internet
Di uscire (con chi?) e festeggiare non se ne parla: il mio vecchio e stanco corpo chiede un po' di tregua e così fra poco mi sdraierò sul letto e andrò a caccia di ricordi, sempre che non mi addormenti prima.
E rilassata, ad occhi chiusi arriveranno immagini, suoni, sensazioni dal passato e mi lascerò cullare dai ricordi, confusi ma graditi.
Ricordi sparpagliati, senza ordine o logica. Senza la certezza che siano proprio ricordi miei e non storie sentite raccontare.
Ma pazienza, mi lascerò sfiorare, carezzare, dai ricordi più belli:i miei figli ancora piccini mascherati da Arlecchino, o in qualche modo buffo messo insieme con fantasia con quanto avevo in casa.
Ma poi, come sempre, arriverà l'immagine del mare coi cavalloni che si infrangono sugli scogli visto dalla terrazza Mascagni (allora Ciano) a Livorno, o la Tour Eiffel o la Geode, o il lungo Senna a Parigi, i quadri di Van Gogh ad Amsterdam, le rovine Maya non mi ricordo dove (forse Cancun?), tante immagini intraviste crocierando...tramonti, delfini, volti.
Un ricordo che cerco di stimolare è quello delle mie compagne di scuola: ricordo che in collegio, alle elementari, la mia migliore amica si chiamava Franchina, e niente altro.
Alle medie, già a Bologna, ricordo i volti aiutata dalle foto di gruppo, e anche qualche nome, anzi cognome (forse perché lo sentivo ogni mattina quando facevano l'appello?)
Istituto Aldovrandi Via S. Stefano...
compagne dove siete?
compagne dove siete?
Ma quello che mi piace ricordare, occhi chiusi musica di sottofondo, sono i primi ingenui innamoramenti, ma ancora di più i miei figli piccini, e mia nipote...quando per loro ero tutto, mi cercavano e avevano bisogno del mio affetto.
Il giovedì grasso sta volgendo al malinconico, la smetto e cerco qualcosa di divertente da guardare in tv.
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