lunedì 9 dicembre 2019

Sardine



Ormai da molte sere vorrei scrivere qualcosa sulle "Sardine", movimento per ora apolitico che riempie le piazze italiane  e si contrappone ai rigurgiti fascisti e razzisti così comuni in questo periodo.
E io sono con loro, naturalmente, anche se in piazza non riesco ad andarci. 
E' un'ondata di consapevolezza, è qualcosa di inatteso e straripante che davvero non credevo possibile . Nemmeno il "mio" sessantotto è paragonabile, perchè il '68 era dichiaratamente politicizzato.
E invece queste "sardine" dichiarano di non esserlo, almeno all'inizio sembrava che fosse così.
Perchè "sardine"? Perchè si ripromettevano, e ci sono riusciti, di riempire talmente le piazze che i partecipanti dovranno stare stretti stretti come, appunto "sardine".

Questo movimento è nato a Bologna, con la protesta di Piazza Maggiore contro Matteo Salvini che dalla stessa città lanciava la campagna elettorale leghista in vista delle regionali in Emilia Romagna. L’ideatore del movimento, un ragazzo bolognese di 32 anni, Mattia Santori, nega che ci siano legami con la politica: “Siamo più un anticorpo che un movimento politico”. 
I detrattori insinuano che dietro di loro ci siano dei politici, per esempio Prodi, o fantomatici gruppi eversivi, o storie di soldi.
Non lo credo, ma non lo so. 
E comunque riguarderebbe solo gli ideatori della protesta non le persone che a migliaia riempiono le piazze italiane cantando Bella Ciao (canzone apolitica e di libertà, contrariamente a quanto molti credono): spontanee, motivate, pacifiche e libere.
Ed è veramente una boccata d'aria pulita, una gioia per il mio stanco cuore, vedere che esiste ancora qualcosa di spontaneo, non corrotto, e fortemente partecipato. 
a Bologna, ieri 19 gennaio 2020 (sto da  internet)




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