Oggi è il due settembre.
Sessant'anni fa, il due settembre 1963, mi sono sposata, per la prima e ultima volta.
Poi ho divorziato per eccesso di ramificazioni, il mio sposo mi aveva abbondantemente cornificato, ma soprattuto con "una" aveva una storia da otto anni e io, cretina, non avevo capito nulla, forse perché davo per scontate e sopportabili piccole storie passeggere, facilitate anche dal suo lavoro: rappresentante di tessuti presso case di confezioni femminili.
Ho sofferto un bel po' anche perché dopo ho scoperto che tutti e tutte, praticamente, sapevano e tacevano. Doppiamente cretina...
Adesso sto bene, ho ottantatré anni e i ricordi, belli e brutti, si sono affievoliti, divenuti leggeri come nebbia sono volati via, e il matrimonio mi ha lasciato solo un dono tangibile: due figli!
Ma il due settembre, immancabilmente e malignamente, i ricordi affiorano, specialmente in giornate come questa, di assoluta solitudine.
Poi guardo la tv, leggo sui social, ascolto sfoghi di amici e capisco che sono fortunata, perdere un marito infedele è ben piccola cosa in confronto alle tragedie che il mondo, la terra, l'umanità tutta sta vivendo.
Clima impazzito, terremoti, crolli, incendi e allagamenti, ragazzini che stuprano e uccidono, e purtroppo e ancora GUERRE.
E in questo due settembre, sotto il cielo azzurro, con il mare vicino e i pini davanti ringrazio, ringrazio, ringrazio...
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