martedì 2 marzo 2021

Farneticando


Malgrado la pandemia, la natura ci regala i suoi capolavori. Vicino casa è fiorita la splendida mimosa che ogni anno mi rallegra. E spesso la sera il cielo mi regala tramonti da sogno.


E' nuovamente Marzo, fra 15 giorni compirò 81 anni, e ancora siamo sotto "pandemia".

Non ho tenuto un mini diario di questo orribile anno trascorso, e me ne sono pentita, ma davvero non credevo che questo incubo sarebbe durato tanto. 

Inizialmente non credevo neppure si trattasse di una faccenda seria.

La pretora di virologi, medici, esperti, giornalisti che giornalmente fanno dichiarazioni, per molto tempo non erano neppure in accordo (ognuno la raccontava a modo suo): virus creato in laboratorio, virus proveniente da animali, virus che non esiste ma è solo un'influenza più forte ecc.... 

E intanto moriva un sacco di gente, anziani nelle RSA soprattutto, o negli ospedali perché intubavano i malati gravi ed è saltato fuori che era l'ultima cosa che avrebbero dovuto fare.

A seguire l'Italia a colori: rosso dove i casi erano tantissimi, poi arancione, poi giallo e ultimamente è saltato fuori l'Arancione scuro, e in Sardegna (fortunati) il bianco.

Mascherine e guanti, no i guanti non servono, sulle mascherina c'è chi specula, e quelle belline fatte in casa con tessuti fantasia non servono a nulla. E poi la gente le butta ovunque e non taglia gli elastici, inquinano e danneggiano gli animali. 

E chi deve portarle tutto il giorno ha le vesciche dietro le orecchie.

E i "tamponi" che ti dicono (forse) se i quel momento sei positivo al virus o negativo.

Poi, da poco, i vaccini!!!!

La salvezza forse...peccato che non siano sufficienti, che non si sa bene se sono pericolosi ecc...

Quello che è certo è che tante persone hanno perso il lavoro, e tante altre lucrano e ne approfittano. 

E anche politicamente, almeno qui in Italia, è un gran casino. Sempre di più stiamo scivolando verso una dittatura di destra, governo tecnico che mi fa rabbrividire: sembrava che Draghi fosse il superuomo che avrebbe sistemato tutto e invece ha riportato alla ribalta ceffi che speravamo fossero ormai a godersi la pensione, o bellocce che si vantano di non amare la lettura. 

Ma, su tutto, la solitudine degli anziani come me, e ormai di quasi tutti: anche i bimbi devono fare lezione ognuno a casa sua davanti al computer... finirà perché tutto finisce, ma intanto io mi sento, e non sono la sola, come se mi avessero rubato un anno di vita.

E nuovamente torneremo in chiusura, colore (dolore?) rosso, in questa Bologna metropolitana e incivile.


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