Una notizia bellissima, la liberazione della giovane Silvia Romano detenuta in Kenia da 18 mesi, ha inizialmente rallegrato, ieri, la mia giornata.
Era la festa della mamma, festa assolutamente commerciale e che di solito non mi tocca granché, ma con questa notizia si è riempita di gioia e significato.
Ho pensato alla mamma di Silvia, e a quale regalo meraviglioso fosse poter riabbracciare la figlia.
Ma poi, su Facebook e altri social ho cominciato a leggere cose tremende, rigurgiti di odio e cattiveria, commenti sessisti vomitati senza pietà, commenti e ingerenze su fatti che sono solo suoi.
Una fetta della popolazione italiana si sta ammalando di cattiveria e odio, virus molto più pericolosi del Covid 19 che ci sta affliggendo.
Mi piacerebbe che per lei ci fossero bandiere di benvenuto alle finestre, messaggi di auguri per il futuro della sua giovane vita, vorrei che l'animo di questi italiani inaciditi si risvegliasse un po' ai sentimenti di affetto e amore, che non si vedesse politica e denaro ovunque, che non si seguissero ciecamente gli esempi di pochi assurdi personaggi.
Per quanto mi riguarda BENTORNATA SILVIA e che la vita ti conceda quanto desideri!
lunedì 11 maggio 2020
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