lunedì 25 maggio 2020

quasi diario in pandemia

Mi ero ripromessa di tenere un diario di questa cosa strana che sta accadendo nel mondo: la pandemia da Covid 19 o Coronavirus che dir si voglia.
Volevo scriverne per mia nipote, che anche se ha ventidue anni, la sta vivendo distrattamente, seccata per le ovvie restrizioni ma più interessata, ed è normale, a quanto la sua vita di giovane e bella ragazza le propone. Con poca curiosità e minimo interesse per cose, effetti, risvolti economici o sociopolitici, reazioni e rischi ecc...
Ma poi, chiusa in casa e sofferente, e frastornata dalle notizie contrastanti che arrivano dall'Italia e dal mondo, dall'orda di medici, virologi, sotuttoio, complottisti ecc...ho cominciato a non capirci più niente se non che portare la "mascherina" è utile se si esce e si frequenta gente. E che noi anziani siamo i più fragili e a rischio quindi zitti e buoni e non uscire.
E qualche malinconia mi prende, a 80 anni questa potrebbe essere l'ultima o una delle ultime primavere della mia vita e guardando fuori, o facendo piccoli giretti in auto adesso che si può, mi rendo conto che è anche una magnifica primavera.

Anche le linee guida dettate dal governo, modificate dalle regioni e reinterpretate singolarmente dalle persone a seconda del modo di vedere le cose portano alla massima confusione: chi vorrebbe mascherine sempre, e anche guanti di lattice monouso (che poi vengono incivilmente gettati ovunque e stanno creando un ulteriore e grave problema per la natura) chi invece sdrammatizza e si riunisce in feste e festicciole, invitando amici e parenti come se niente fosse.
E in questi ultimi giorni in cui riaprono , con  mille precauzioni e regole da osservare, bar e ristoranti si è scatenata una sorta di "liberi tutti"e le piazze di alcune grandi città son state invase da giovani che hanno dimenticato ogni precauzione in nome di questa "movida" la cui traduzione credo sia "fare casino e ubriacarsi".
Se questo stupido atteggiamento, e non può essere altrimenti, farà nuovamente aumentare il numero di infetti e di decessi, si dovrà tornare alle misure assolutamente restrittive  di inizio pandemia. Spero con pene pecuniarie e non solo per chiunque non abbia rispettato le regole.
Passo il mio tempo sognando di viaggiare anche poco poco (rivedrò almeno la mia Firenze?) ricordando la vita com'era quando ero piccola, poi giovane ecc... e rendendomi conto di quanti ricordi ho perso per strada. Questa caccia ai ricordi me l'ha stimolata un cantante bolognese, Andrea Mingardi, che spesso ricorda e scrive della sua vita, parallela come luoghi e periodi alla mia...solo che la sua è stata ricca di avvenimenti e, meritate, soddisfazioni. E la sera mi aiuta guardare una serie vecchissima "il Commissario Manara" con Guido Caprino che mi piace, sia la serie che lui, proprio tanto.

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