Devo scrivere qualcosa, devo sbloccarmi, devo uscire da questo stato catatonico che starmene isolata in quarantena mi procura.
Ma tranne che dire "non ce la faccio più" cosa potrei raccontare? Che poi non è vero, SO che ce la farò!
E "non ce la faccio più" è certamente un pensiero condiviso da "quasi" tutti.
Dico quasi perché vedo e so di persone che delle regole se ne sbattono.
Sto perdendo il conto dei giorni, sto perdendo anche la cognizione del tempo...è come un lungo giorno sempre uguale. Per esempio oggi che giorno è? Vado a guardare sul cell e mi dice che è Mercoledì, è aprile...8 aprile per la precisone.
Ma da quanto siamo chiusi in casa? per il mio compleanno, 17 marzo, ero già reclusa e temo lo saremo anche per i 22 anni di mia nipote, il 17 Aprile.
Nel frattempo, siccome la sfiga non rispetta la quarantena ma si aggira qui intorno ho
-rotto la lavatrice (se la metto in moto salta la corrente) Chissà se è permesso far venire un tecnico?
-rotto la stanghetta degli occhiali (mi sono addormentata con gli occhiali addosso) e sono proprio quelli che mi servono per leggere/scrivere
-mi si è rotta la zanzariera di camera mia, così se voglio un po' d'aria e di sole devo dare il benvenuto anche svariate specie di bestioline (api, vespe, mosche ecc...)e scacciare anche volatili non meglio identificati che entrerebbero volentieri
Mi rallegra e mi solleva seguire alcune persone, che parlano di politica come Scanzi, Cecchi e altri, o come Mingardi che scrive online una storia a puntate che mi piace molto, e un bollettino giornaliero sui fatti del momento o su pensieri sparsi che, essendo mio contemporaneo, risvegliano faticosamente anche qualche ricordo e pensiero mio.
Fuori, il sole splende luminoso, la primavera è esplosa e anche questo non mi fa star bene. Mi ricorda un'altra primavera bella e triste, quando andavo a Faenza a trovare mia sorella Paola in ospedale.
E' inutile, cose allegre non me ne vengono, per fortuna che non mi legge nessuno!
Ma tranne che dire "non ce la faccio più" cosa potrei raccontare? Che poi non è vero, SO che ce la farò!
E "non ce la faccio più" è certamente un pensiero condiviso da "quasi" tutti.
Dico quasi perché vedo e so di persone che delle regole se ne sbattono.
Sto perdendo il conto dei giorni, sto perdendo anche la cognizione del tempo...è come un lungo giorno sempre uguale. Per esempio oggi che giorno è? Vado a guardare sul cell e mi dice che è Mercoledì, è aprile...8 aprile per la precisone.
Ma da quanto siamo chiusi in casa? per il mio compleanno, 17 marzo, ero già reclusa e temo lo saremo anche per i 22 anni di mia nipote, il 17 Aprile.
Nel frattempo, siccome la sfiga non rispetta la quarantena ma si aggira qui intorno ho
-rotto la lavatrice (se la metto in moto salta la corrente) Chissà se è permesso far venire un tecnico?
-rotto la stanghetta degli occhiali (mi sono addormentata con gli occhiali addosso) e sono proprio quelli che mi servono per leggere/scrivere
-mi si è rotta la zanzariera di camera mia, così se voglio un po' d'aria e di sole devo dare il benvenuto anche svariate specie di bestioline (api, vespe, mosche ecc...)e scacciare anche volatili non meglio identificati che entrerebbero volentieri
Mi rallegra e mi solleva seguire alcune persone, che parlano di politica come Scanzi, Cecchi e altri, o come Mingardi che scrive online una storia a puntate che mi piace molto, e un bollettino giornaliero sui fatti del momento o su pensieri sparsi che, essendo mio contemporaneo, risvegliano faticosamente anche qualche ricordo e pensiero mio.
Fuori, il sole splende luminoso, la primavera è esplosa e anche questo non mi fa star bene. Mi ricorda un'altra primavera bella e triste, quando andavo a Faenza a trovare mia sorella Paola in ospedale.
E' inutile, cose allegre non me ne vengono, per fortuna che non mi legge nessuno!
Nessun commento:
Posta un commento