martedì 23 aprile 2019

Pensieri spersi

Pasqua è andata, Pasquetta pure. Ne bene né male.
Al mare, ma il mare l'ho intravisto da lontano. È  stato divertente ritrovare l'alberello di natale e invece di disfarlo come gli anni passati farlo diventare un alberello di Pasqua/Natale: idea e realizzazione di mia figlia Laura che ha ritagliato da un vecchio libro coniglietti e cuoricini e li ha appesi
Risultato? Mah...sicuramente non tradizionale!

Adesso sono a casa, sdraiata sul letto e cerco di farmi venire idee per risollevare le sorti di quest'ultimo pezzetto di vita.
Mi sento strana, vuota, inconcludente. Ma non triste. Vogliosa di fare...andare...Ma cosa? E dove... e come?
Sarà la primavera, sarà l'età, ma non riesco a elaborare pensieri costruttivi, con un filo conduttore, con un senso:  i pensieri attraversano il mio cervello e fuggono lontano.
Li scriverò così, sconclusionati e in fretta in fretta, perché se non mi sbrigo volano via.
Questo affaticamento mentale, rimbambimento forse, fa si che non trovi  più piacere  nelle cose che fino a poco tempo fa mi distraevano, mi aiutavano a riempire le lunghe ore solitarie.
Facebook è diventato impraticabile, da salotto dove chiacchierare con gli amici si è trasformato in una arena, uno stadio, un macello.
Cattiverie, improperi, parolacce, ma quel che è peggio, per me, è che tutti questi incivili e cattivissimi saccenti non sanno neppure parlare/scrivere in italiano.
Eppure frequento internet da almeno 20 anni, e nelle chat ho fatto VERE amicizie, a volte sono stata in disaccordo con qualcuno ma senza che nessuno trascendesse alla volgarità, all'arroganza e alle frasi fatte, copiate e scritte senza neppure capire bene di cosa si sta discutendo.
Disegnare...dipingere? Non ne ho voglia so che i risultati sarebbero modesti...
Leggere? si, ma trovare un bel libro avvincente divertente e ben scritto, giallo possibilmente, è sempre più difficile.
Piove, e fiori e piante ringraziano, finalmente.
Il mio cane brontola ronfa e si lamenta accanto a me. Nel mondo si consumano tragedie immani e insensate.
E io, sdraiata sul letto, non riesco a trovare una scintilla che accenda il mio buio.



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