domenica 19 agosto 2018

Un amore sul web

Ogni tanto, su un sito che pubblica poesie e racconti di autori sconosciuti come me, Oggiscrivo, danno un tema sul quale costruire un racconto. Si chiama
"Scrittura creativa" e ho voluto cimentarmi anche io. Questo mese il tema proposto è:UN AMORE SUL Web. Questo il mio raccontino:

Entrai in chiesa trafelata,  ero in ritardo e si sposava il figlio della mia migliore amica.
Mi guardai intorno per cercare qualche volto conosciuto e  il mio sguardo fu attratto dagli sposi, che i genitori stavano accompagnando all'altare.
Oddio...possibile? e il cuore ebbe un sobbalzo.
Quell'uomo, il padre della sposa...somigliava a quel Federico che non vedevo da quasi vent'anni!
Quel Federico conosciuto in chat e che avevo amato molti anni prima. Anzi, ERA Federico!
Improvvisamente, la mia testa si riempì dei ricordi di quei giorni , mentre vampate di calore salivano al mio viso.
"Quanti  anni avevo...ma si 44 anni, straziata dal recente divorzio e dalla malattia della mamma presi la decisione di trasferirmi con lei  in campagna, nella luce nel silenzio e nel verde.
La solitudine?
Un pc avrebbe aiutato.
Allora i social non esistevano ma c'erano le chat e c'era ICQ per i messaggi privati, me lo insegnò  il giovane tecnico che mi installo il pc.
IOL e le sue chat per esempio, e mi iscrissi subito alla "nove élite " la chat iol più esclusiva. Nickname FIORELUNA.
Mi ci volle un po di tempo, proprio non riuscivo a capire quell'incessante susseguirsi di nomignoli e messaggi.
-Fioreluna che bel nome..e tu sei bella?
-Sei nuova Fioreluna? Mi mandi la tua foto?
-quanti anni hai? Di dove sei?
Quasi sempre frasi banali, tentativi maldestri o scherzosi di "intorto"
Ma poi...un nome su tutti, strano e originale, cominciò a spiccare per la frequenza con cui mi si rivolgeva e rispondeva con dolcezza ai miei rari messaggi, sempre fuori tempo.
Il suo nick era SALMASTRO.
Divenne il mio interlocutore preferito, mi insegnò a mandare e  ricevere messaggi privati (i fatidici pvt), e a usare ICQ, ci scambiammo mail e numeri di telefono.
Raccontammo noi stessi in lunghe mail sempre più intime e appassionate,  pensieri e vita, e un sentimento dolce si faceva strada in me.
Ci scambiammo qualche foto...e finalmente dopo molti mesi ci incontrammo.
Qualcuno degli amici di chat aveva organizzato un incontro di gruppo.
Ci andammo, e fu amore,  anzi fu la conferma che era amore.
La distanza lo rese più prezioso, le rare volte in cui potevamo incontrarci erano fuoco vivo, erano scintille e lacrime e passione. E nei lunghi mesi di lontananza i nostri pc erano depositari di baci raccontati, di promesse, del racconto di amplessi sognati....
Ma lui abitava a Roma, io a Ferrara e le possibilità di incontro erano poche. E gli incontri sempre brevi, raramente lui mi concedeva una notte intera. Il lavoro...diceva.
Non pensavo al domani, non mi ponevo domande, troppo avevo sofferto per illudermi ancora.
Mi limitavo a sognare di essere nuovamente amata e a vivere intensamente quell'amore.
Lui si presentava a volte con fasci di rose rosse o piccoli pensieri, era affettuoso passionale e allegro e io sognavo.
Ci imbucavamo con l'auto in boschetti segreti, o, con mia grande difficoltà, in alberghetti isolati.
Ero felice, era la luce che illuminava la mia vita per il resto faticosa e triste, amavo intensamente e con passione ed ero convinta di essere ricambiata.
Ma quando un amico comune  mi disse che era sposato e che la moglie aveva appena avuto una figlia capii che non potevo continuare, non potevo infliggere ad un'altra donna il dolore  che era stato inflitto a me.
Lo lasciai dopo un lungo pomeriggio di passione; il più lungo...il più appassionato, e fu difficile."
I ricordi continuavano a fluire nella mia testa e forse la mia espressione si era fatta smarrita perché qualcuno mi offrì di sedermi, mi chiese se tutto andava bene, e  finalmente mi riscossi e cercai con lo sguardo il mio antico amore, che serio e compunto e molto emozionato, seguiva accanto alla sposa le istruzioni del prete.
Non mi aveva notato, e stava vivendo un momento intimo e speciale che io non potevo, e non volevo, turbare.
E così', furtiva e silenziosa, scivolai fuori dalla chiesa; manderò un biglietto di scuse alla mia amica, decisi, troverò una scusa.
Addio Salmastro, i ricordi appartengono al passato...
E col cuore gonfio e gli occhi pieni di lacrime mi allontanai da lui e dai ricordi.

Storia di fantasia ambientata però in una chat.che ho frequentato davvero e della quale conservo cari amici e bei ricordi: IOL NOVE ELITE!

Nessun commento:

Posta un commento

Di pioggia e nutella

Una lunga giornata senza vedere o sentire nessuno, ed è la normalità da quando vivo qui, dove l'unico contatto con il mondo sono due ri...