Ho sempre desiderio e bisogno di sapere che sul comodino c'è un libro che mi aspetta. Purtroppo non sempre c'è.
In un libro può esserci la magia che ti risveglia, che ti riaccende, che restituisce la capacità di guardare aldilà del grigio, di riconoscere i piccoli segnali di serenità.
Per me, da sempre, avere a portata di mano un libro che "mi prenda" è essenziale per stare bene.
Non importa che sia un capolavoro, ma deve intrigarmi, coinvolgermi...ed essere scritto bene.
Da un libro mi arrivano gocce di serenità e quasi felicità che sono, in mezzo al grigiore dominante, piccole luci amiche.
Un libro inaspettatamente coinvolgente, "Accendimi" di Marco Presta (si proprio quello del "Ruggito del coniglio!), strano, originale, ben scritto è riuscito a tenermi incatenata, a non farmi addormentare finché non l'ho finito, ieri sera.
Non l'ho semplicemente letto...l'ho bevuto!
Poi, da ieri mi arrivano gocce di luce da tante altre piccole cose, per esempio una capatina al "Punto A.G.O.P. Gli amici di Aurora" di Malalbergo, fulcro e splendore di questo paesello addormentato che mi ha ricordato quante persone estrose, altruiste, profondamente caritatevoli esistano.
Attimi vitali e rigeneranti come possono esserlo delle gocce d'acqua per un assetato.
domenica 25 novembre 2018
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