giovedì 27 luglio 2017

#musica e ricordi #bei tempi


La voce di Curreri, cantante degli Stadio, mi sta accompagnando da una mezz'ora. 
L'ho conosciuto e imparato ad apprezzare per merito di Laura, mia figlia, e devo dire che mi piace molto la sua voce e le canzoni che canta molto più di tanti altri più famosi (Vasco per esempio).
Le voci leggermente …afone? rauche? non squillanti insomma hanno sempre esercitato molto fascino su di me.
Sta cantando "Ballando al buio", bellissima…e mi ha fatto tornare con la mente ad almeno sessant'anni fa, forse più, quando ci si incontrava a casa di qualche amico, di pomeriggio…( era il massimo concesso, fino ai 21 anni la sera si stava in casa),per qualche festina.

Genitori assenti o in un'altra stanza, musica dei tempi….e ad un certo punto luci spente. 
Qualche "ballo al buio" riuscivamo a farlo. 
Avevo sedici anni, genitori severi, educazione datami dalle suore, e queste "festine" erano per me una scoperta, uno sguardo, anzi una intuizione su un mondo sconosciuto…l'anatomia maschile! Mettendo assieme quello che avevo visto nelle sculture e quello che…sentivo…mi sono fatta un'idea!
Le prime feste a casa di Paola M., amica e compagna di scuola, con un fratellino che ballando stringeva. 
Non so dire quante volte avrò pestato i suoi piedi per l'imbarazzo e l'emozione.
Poi ho incontrato il mio futuro marito e la sua combriccola, e di festine, sempre regolarmente pomeridiane, ne sono state organizzate quasi tutte le settimane…. 
Mi ricordo che mamma mi cuciva qualche vestitino, o qualche gonna, allora non c'era il "pronto moda" i vestiti bisognava confezionarli in casa o andare dalla sartina.
Dischi in vinile, credo si dica così, quelli grandi e neri, e qualcuno, in genere il padrone di casa, si incaricava di occuparsene girandoli e posizionando il "braccio" del giradischi nella scanalatura giusta. Questa cosa non sono mai riuscita a farla, mi metteva una gran soggezione.

Mi è rimasta impressa, di quei tempi, una canzone cantata da Julie London: Cry me a river" e non so perché, ma per tanto tempo ogni volta che la sentivo mi emozionavo. Ora non si sente più…(ma su Youtube l'ho appena ritrovata!). La sto ascoltando è…beh…un poco di emozione la suscita ancora.
Mi ricordo tante altre cose, era il tempo dei primi amori per tutti noi, primi baci, prime promesse…ma di questi ricordi non riuscirò mai a scrivere.
Mi è rimasta impressa anche la casa del mio futuro ed ex marito, Via S. Marcellino a Bologna, casa che condividevano con "l'avvocato", anziano signore di cui non ricordo alcunché.

L'appartamento era quasi di fronte ad una ex "casa chiusa" e su questo si faceva un gran parlare. Ma il ricordo più vivido è quello della "stufa economica" a carbone o a legna, non ricordo…da allora ho sempre desiderato averne una uguale, ma non ci sono riuscita.
Mi affascinava…..e ancora la ragione non la so spiegare!

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