Terribile.
La foto del piccolo migrante trovato già morto su una spiaggia ha dato la stura al peggio che si annida nei nostri animi.
Anche io ho pubblicato questa foto, appena l'ho vista ho provato un'immensa pietà e ho pensato di comunicarla, come molti altri hanno fatto.
Dopodiché si è scatenata una ridda di critiche, precisazioni, stigmatizzazioni, foto di altri, poveri, bambini morti: perché lui si e questi no?
Oppure precisazioni, del tipo: non era esattamente li, era in una caletta poco distante ecc…
Nonché disquisizioni su possibili strumentalizzazioni, su quanto ci guadagnano fotografi e riviste ecc….
Che orrore.
Ma la COMPASSIONE, la PIETA', al di là e al di fuori di ogni sega mentale, distaccandosi un attimo dalla polemica politica, non facendo i primi della classe che ne sanno di più…questa pietà che si chiama anche "amore per il prossimo" esiste ancora?
Io non sono credente, ma vedendo quella foto ho sentito il cuore stringersi, per lui piccola vita spezzata e per tutti i bambini, i ragazzi, gli uomini e le donne, di ogni paese, di ogni razza, di ogni credo e convinzione politica che in questi tempi sciagurati si trovano a soffrire, e morire, così.
In fondo al mare, in un camion, per strada, sotto qualche bomba sciagurata o in qualsivoglia altra maniera un altro uomo, un suo simile, abbia deciso di togliergli vigliaccamente la vita.
lunedì 7 settembre 2015
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