giovedì 15 dicembre 2016

#riflessioni pensando ad Aleppo

ALEPPO. Non l'avevo mai sentita nominare, prima. Adesso solo a pensarci sto male, mi assale l'angoscia, mi chiedo perché…perché non riusciamo a rivoltarci, a fare qualcosa, a muovere il culo dalle nostre case riscaldate e dalle lucine di Natale e trovare il modo di aiutare gli abitanti di Aleppo?
Portano le scolaresche a vedere i campi di concentramento tedeschi, e sotto i nostri occhi, giornalmente si consumano tragedie impensabili, inumane, terrificanti.
Non solo Aleppo, ma questo nome è diventato simbolico.

A Parigi hanno spento la Tour Eiffel in segno di cordoglio e partecipazione, ed è comunque un bel gesto che fa si che le persone si soffermino a pensare a questa tragedia. 
Ma agli abitanti di Aleppo cosa arriva? E ai bambini sotto le macerie, o sotto le bombe?




Ho letto questo articolo poco fa e mi si è raggelato il sangue. gente che sa di morire, che sa di non avere speranze…ma non combattenti…gente comune, normale, come noi:


STAVO PER MORIRE. SE FOSSI MORTO, AVRESTE PROVATO TRISTEZZA?».
 «NON C’È POSTO DOVE ANDARE ORA. È L’ULTIMO POSTO RIMASTO». 
«PARLO INGLESE E DICO LA VERITÀ, PER QUESTO SARÒ IMMEDIATAMENTE 
GIUSTIZIATO». «HO UNA RICHIESTA DA FARE AL MONDO LÀ FUORI, NON CREDETE 
PIÙ ALLE NAZIONI UNITE, NON CREDETE PIÙ ALLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE». 
I MESSAGGI ARRIVANO A RAFFICA SULLA CHAT APERTA L’8 LUGLIO SCORSO SU 
WHATSAPP DAL DOTTOR ZAHER SAHLOU AL MOMENTO DEL CAFFÈ MATTUTINO. 
AD APPENA DUE ORE DI VOLO DA ROMA ALEPPO EST VEDE SORGERE IL SOLE SULLE 
FASI FINALI DELL’OFFENSIVA GOVERNATIVA PER LA RICONQUISTA DELLA PIÙ 
IRRIDUCIBILE ENCLAVE RIBELLE. MOLTI DEGLI ABITANTI NON VEDRANNO IL
 TRAMONTO: DOPO OLTRE 4 ANNI DI ASSEDIO, LA SECONDA CITTÀ SIRIANA CEDE 
ALL’AVANZATA DELL’ESERCITO DI DAMASCO SBRICIOLANDOSI IN UNA NUBE DI 
POLVERE E CENERE. LE FOTO CHE CHI PUÒ INVIA CON IL CELLULARE QUASI 
FOSSERO UN TESTAMENTO COLLETTIVO DESCRIVONO MACERIE, FANTASMI 
ALLO SBANDO IN CERCA DI UN RIPARO, UNA PAESAGGIO IN CUI NON CI SONO 
PIÙ I COLORI.
SI È EVOCATA SARAJEVO. SEMBRA GUERNICA..


(ARTICOLO DI FRANCESCA PACI


Pecore bianche contro Pecore nere, obnubilate e manovrate...
Allevati ed educati per le contrapposizioni, bianco contro nero, questo è MIO e tu non lo tocchi, la mia squadra/città/paese/religione/partito è il migliore…ecc….ignari e ignoranti di cosa sia la tolleranza, la fratellanza, il rapporto umano. E convinti di essere nel giusto, di essere eroi. 
Ma intanto saltelliamo giulivi da un negozio all'altro, suoniamo insulse canzoncine, ci emozioniamo davanti alle lucette nei giardini e nelle piazze. Anche io, lo so….ma che posso/possiamo fare? 
CHI è veramente il nemico, chi è che ci manovra e ottunde le nostre menti riempiendole di bugie e falsi concetti?
Capire questo sarebbe, forse, un punto di partenza…...

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