mercoledì 13 luglio 2016

#casa #rimbambimento #varie

Un'idea, mi serve un'idea. 
Per andare avanti, per non buttare al vento il fatto di esistere ancora.
Sto cominciando davvero a sentire il peso degli anni.
Io,anni e anni fa….
Ero una donna carina che sapeva prendere decisioni, che faceva scelte. 
Sapevo abbastanza cosa volevo, come e quando, e comunque ci provavo….soprattutto a cambiare casa!
Adesso mi ritrovo con la mente tremula (e non solo la mente) a non sapere come risolvere la mia vita.
In questo posto non ci sto bene, e per posto intendo il paese e anche l'appartamento,
ma non ho idea di dove potrei andare, dov'è il posto che potrebbe piacermi, dov'è "casa" insomma.
Firenze? Bologna? Al mare? In un ospizio carino? Non lo so… ma non credo che sia solamente il "dove" a fare la differenza.
Sono stata d'aiuto, ora sono di peso.
E non ho una famiglia mia, nel vero senso della parola. Nessuno mi aspetta la sera, nessuno condivide la vita con me. 
Anche se mia figlia abita vicino e fa quello che può.Anche se sono sicura che mi vogliono bene figlia figlio e nipote…come se ne vuole a una madre che comunque se non rompe e si arrangia è meglio. Mia nipote, 18 anni, quarta liceo….mi ha detto che le servo ancora per un anno (l'aiuto a studiare). Ok…e dopo?
La chiamavo libertà, mi vantavo di non sentire il peso della solitudine, ma che cosa è cambiato?
Mi sto rimbambendo, questo è certo. Per la prima volta nella mia vita VORREI DIPENDERE, cosa che è sempre stata, ai miei occhi, abominevole.
Passerà, spero.
Intanto la vita va avanti, fa caldo, fa freddo, c'è troppo sole, piove come non mai, hanno modificato il clima, non ci sono più le stagioni di una volta. (Lo stupore che non ci siano più le "mezze stagioni" è stato superato e soppiantato)
Vorrei avere qualcosa di bello, un cambiamento positivo da raccontare, ma tutto, sempre, segue una china peggiorativa. 
Stragi naturali, stragi provocate dalla sciatteria umana (ieri due treni viaggiavano in senso contrario su un unico binario). Scontro inevitabile, una ventina di morti, una cinquantina di feriti….io credo si potesse evitare. Attentati, bombardamenti, stragi. Nubifragi, grandine, alberi che cadono addosso alle persone a causa di trombe d'aria…e forse dell'incuria di chi dovrebbe tenere sotto controllo la manutenzione di parchi e giardini.
Rumore. 
In un paesello non si tiene conto degli orari…rumore sempre, rumore ovunque.
Ma non il rumore godereccio che può esserci in Piazza Verdi a Bologna, comunque fastidioso, ma il rumore meccanico di chi taglia l'erba all'alba, di ruspe e macchinari, di sirene di auto e appartamenti….rumore e puzza, perché adesso hanno appena finito di spruzzare pesticidi e stanno concimando da qualche parte.
Vorrei sentire risate, voci di bambini, qualche cane che abbaia (ho detto QUALCHE!), rumori di vita insomma.
Invece un trapano, proprio sotto le mie finestre, mi omaggia da stamattina  della sua serenata.
Ok, c'è di peggio, non dovrei lamentarmi. 
Ci sono ancora persone sotto le lamiere dei treni in Puglia, c'è chi si suicida perché non sa come andare avanti…..in fondo sono viva malgrado i miei 76 anni, dalla finestra vedo un albero verdissimo che cerca di schermare e proteggermi, il mio vecchio cane mi vuole bene, anzi troppo bene: è gelosissimo di Gigetto,
Gigetto
un meraviglioso vecchio gattone grigio che ha una proprietaria ma si comporta come se fosse abbandonato, cerca cibo e attenzioni, così quando posso lo spazzolo e lo nutro….cercando di non farmi vedere dal mio isterico Grom. 
Grom
Ho un computer per sfogarmi. E, forse,  qualche amico che mi legge.

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