lunedì 24 settembre 2018

autunno - tristezza

Caldo inizio d'autunno, stavo per scrivere "autunno caldo" ma sarebbe stata una profanazione. 
E non voglio venire sopraffatta dai ricordi, dalle illusioni, dalla passione di quegli anni, in cui sperare era possibile. Hanno calpestato malamente i nostri sogni, le speranze, anche le certezze che credevamo di avere acquisito.

Quindi semplicemente siamo in autunno e fa caldo, troppo. 
L'albero davanti alla mia finestra è ancora verdeggiante a differenza degli anni passati: a fine settembre le foglie cominciavano a ingiallire diventando simili all' oro, ed era bellissimo.
Ma qualcosa sta cambiando, oggi un vento rabbioso fa sbatacchiare gli scuretti delle finestre, sembra che tutti scricchioli, anche le mie ossa, e guardando fuori si vedono gli arbusti piegarsi e cose varie svolazzare per strada.

Il mio cane  è agitatissimo, corre abbaiando su e giù, poi si ferma e mi guarda interrogativamente.
Almeno tutto questo vento servisse a spazzare via tutto il marciume, materiale e morale, in cui stiamo affondando. In cui il mondo tutto sta affondando.
Ma servirà soltanto a far cadere qualche ramo, o qualche albero, e a far divertire i fortunati che sono ancora al mare, a fare Windsurf.
Ho ritrovato, stamattina, una foto della mia mamma da giovane, una foto del 1944 e dietro aveva scritto: "Autunno - tristezza".
Nel 1944 avevo 4 anni, e mia sorella Paola era nata da un anno.
Dopo tanti anni potrei farmi una foto anche io, e scriverci dietro "autunno - tristezza".
Ma io ho quasi 80 anni, in Italia c'è (ancora) la pace, mentre lei stava vivendo una guerra e di anni ne aveva 26...
Mamma.


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