mercoledì 18 aprile 2018

Vent'anni


Vent'anni, che meraviglia! Forse…
Ieri mia nipote, la mia unica nipote (sono sua nonna non sua zia, ma perché non esiste una parola diversa per le due situazioni?) ha compiuto i 20 anni.
Questo mi ha fatto pensare che
1) sono proprio vecchia
2) ma io com'ero a 20 anni? Come li ho vissuti?
Certamente diversa, certamente meno allegra, certamente piu matura. Ma erano i tempi che lo imponevano.
Era il 1960 quando ero ventenne. 


Tre anni dopo mi sarei sposata, quattro anni dopo sarebbe nato il mio primo figlio.
Lavoravo, avevo terminato gli studi…chiamiamoli così, diploma di figurinista, a diciotto anni, poi fatto qualche lavoretto qua e là e poi, credo proprio quell'anno anche se non trovo più il libretto di lavoro, avevo trovato un posto come impiegata in un' azienda metalmeccanica.
Ci sarei rimasta una decina di anni.
Esperienza che certamente mi ha fatto crescere e guardare il mondo con altri occhi.
Ho visto cos'era il lavoro duro, lo sfruttamento e li si sono formate le mie convinzioni politiche.
Ma ho anche smesso di sentirmi una "principessa sul pisello" come sfottendomi mi chiamavano gli operai.
Però….come li vivevo, magari fuori dal lavoro, i miei vent'anni? 
Quello che ricordo di quegli anni, non precisamente i venti, è che ero vanitosa, non resistevo al richiamo dello specchio quando ne vedevo uno, leggevo molto e purtroppo questo non sono riuscita a trasmetterlo a mia nipote, ero già fidanzata col mio futuro ex marito….scrivevo poesie, come del resto faccio adesso, e….altro non mi ricordo.
Non potevo uscire alla sera anche se ero già fidanzata, non ho potuto fino ai 21 anni, ma allora usavano le festine pomeridiane in casa, luci basse e stretti stretti.
Facevo lunghe camminate col mio "lui" con l'unico ristoro di una brioches con panna alla mitica gelateria DA PINO in Via Castiglione,  che purtroppo non c'è più.
Diversità tra i miei 20 anni e quelli di mia nipote? Beh…tutto sommato molto meno di quanto pensavo…. 

Rileggendo mi è tornata in mente una dedica che la mia mamma mi fece su un diario, allora usavano questi quaderni dove scrivere ricordi e memorie:

Se in casa sembra una lumaca stanca
in cambio fuori di energia non manca…
disfa i letti e fa la Marilyn
lava i piatti e pensa al cinemà
volete la Mariella?
Eccola quà!

(più o meno…)


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