mercoledì 13 dicembre 2017

#Natale, ci risiamo

Giornate di ricordi. 
Arrivano, come sempre quando si avvicina il Natale, frotte di ricordi, rimpianti, malinconie…il calore, anche, di qualche antico Natale.
Il peso specifico della solitudine in questi giorni aumenta del 100%.
E mi sento in gabbia, senza vie d'uscita. Consapevole che se sono sola non può essere che per colpa mia.
Mah…tant' é, si avvicinano gli ottant'anni (77 e tre quarti) e non posso più rimediare.
E anche lamentarsi aiuta ad allontanare le persone.
Ricordo una mia vecchia poesia, tanto per cambiare l'ho perduta, che diceva ad un certo punto "….e scuoto la gabbia di opaca tristezza che forse allontana la gente…ma niente…"
Ecco, saranno passati almeno vent'anni quando lo scrivevo, e sono ancora a quel punto.
E allora oggi mi metterò a rovistare tra vecchie foto e vecchi ricordi, per ritrovare i il Natale com'era una volta, il calore della famiglia, l'affetto di babbo e mamma e delle sorelle, i piccoli magnifici regali che ci facevamo: non c'era benessere, ma c'era tanto tanto tantissimo calore.

Si, dopo il collegio e fino a che ci sono stati babbo e mamma il giorno di Natale era bello, atteso, vissuto, caldo…e questo ricordo già mi rallegra un po'.
Adesso telefono alle mie sorelle e vedo se è possibile, assieme, rinverdire i ricordi. 
E magari ringiovanire mente e cuore.

Giovedì 14 dicembre
Ho ritrovato la vecchia poesia:
L'avevo pubblicata nel sito di oggiscrivo….

Amicizia, ti cerco,
però non ti vedo
tra i visi lontani, distanti,
ovattati
che incontro ogni giorno.
Buongiorno buongiorno..
e stringo le mani
e porgo sorrisi
e scruto quei visi
con ansia e con rabbia,
e scuoto la gabbia
di opaca tristezza
che forse allontana la gente.
Ma niente….




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