martedì 31 maggio 2016

#Voragine Firenze # Sara e l'indifferenza #poesie

Giorni e giorni, forse settimane, senza aver voglia di scrivere.
Notizie ce ne sono anche troppe, drammatiche, feroci, assurde.
L'ultima e orrenda è la storia di una ragazza giovanissima, Sara, bruciata viva dall'ex fidanzato perché lei lo aveva lasciato. 
Ma l'orrore nell'orrore è che Sara poteva essere salvata, aiutata: ha urlato, chiesto aiuto, ma le auto che passavano sono andate via senza fare nulla. E è disgustoso, e fa paura, e spero che ci fossero telecamere e che si possa individuare chi sono i bastardi che hanno lasciato morire una ragazza, uccisa barbaramente, fregandosene.

Ma ci sono anche decine di blogger che le commentano, e giornali, e trasmissioni tv che si nutrono di sangue e falso pietismo e io non ho una visione così originale delle cose da fare la differenza.
Notizie belle? Difficile, a meno che non mi metta a scrivere che nel giardino è sbocciato un fiore nuovo, o nel condomino accanto è nato un bimbo meraviglioso…
Ho sofferto, nel vero senso della parola, per la notizia che riguarda la mia stupenda Firenze: una voragine di 200 metri che si è aperta sul lungarno, vicino a Ponte Vecchio.

Ci sono colpe? Non sono naturalmente in grado di dirlo, al momento c'è un palleggio di responsabilità…ma di certo c'è stata stupida trascuratezza, menefreghismo, incompetenza su diversi fronti.
Abbiamo posti incantevoli e  li buttiamo via. 
Pompei, Firenze….ma chissà quanti altri luoghi, o edifici, o capolavori stanno lentamente distruggendosi nell'indifferente incuria di chi sarebbe preposto a custodirli.
A me, vecchia nonna nata in tempo di guerra, vedere che tutto sta andando a rotoli, non parlo solo di cose materiali, fa sanguinare il cuore.
Abbiamo lottato, forse sbagliato, ma certamente sperato di costruire un mondo evoluto, libero, civile per i nostri figli e nipoti.
Che infinita tristezza, che delusione. 

Mi consolo leggendo, grande medicina per la mente, e ogni tanto scrivendo poesiole che pubblico in quel sito carino di cui ho già scritto

dove tanti altri come me, poeti dilettanti e appassionati,pubblicano le loro opere e commentano quelle altrui. Sempre con amicizia. 

Poterlo fare mi consola, e spero o mi illudo, non so, che finché ci saranno poeti e poesie, non tutto è perduto.

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