Questa volta è il caso dell'acqua. La raccolta firme che si fece qualche anno fa mise chiaramente in risalto che per gli italiani l'acqua è bene pubblico, quindi non si vende, e non se ne da la gestione a privati e multinazionali.
Argomento che sento particolarmente, perché ho partecipato come volontaria per lo SPI (Sindacato Pensionati Italiani) alla raccolta firme, con assoluta convinzione.
Che il tradimento arrivi proprio dalla sinistra, se Renzi si può considerare di sinistra, mi fa ancora più male.
Condivido gli articoli di LEFT scritti da Lupoli e da Cavalli
Mi si obietta che la gestione pubblica dell'acqua, specialmente al sud ma non solo, è fallimentare, cialtrona e via dicendo e che le perdite costano allo stato, quindi a noi, una bella montagna di euro.
E' vero, ma bisogna cambiare chi è al potere, chi deve fare i controlli e non vendere alle multinazionali che farebbero solo il loro interesse, fregandosene della gente. Ma saranno sottoposti ai controlli dello stato, mi hanno risposto.
E allora perché questi controlli non vengono fatti adesso? Perché si lascia che tutto vada a rotoli?
Non ci sono già abbastanza esempi di quali scempi fanno le multinazionali?
Ecco un articolo di Repubblica, ma ho visto che ne circola già uno dell'Unità che nega…..e anche questo è un modo di confondere, manipolare, disgustare, far passare la voglia di partecipare cercando di fare in modo che la politica faccia il suo dovere.
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