lunedì 7 dicembre 2015

#Una casa tira l'altra ovvero #cronistoria incasinata dei miei traslochi



Non sono ancora due anni che abito in questa casa e già sto pensando che mi piacerebbe cambiare. Un po' perché non mi piace il paese un po' perché, malgrado questo appartamento sia più carino del precedente, ha molte pecche. E poi perché, adesso che non guido più, mi sento prigioniera del nulla.

E così, riflettendo su questo e sfogliando opuscoli immobiliari ho cominciato a ricordare,chiaro sintomo di invecchiamento mentale.

Quante case ho cambiato, sono una vera zingara.
foto dal blog di Graziabrina…mia cugina

Sono nata a Firenze, ho ricordi di via Luciano Manara ma so che prima abitavamo da un'altra parte. Poi le vicissitudini della guerra hanno portato la mia famiglia a Livorno. 

Mamma e nonno abitavano in una casa sinistrata senza luce ne acqua, mia sorella Paola ospite dagli zii di Siena e io in collegio dalle suore, Istituto Santo Spirito: ricordi belli perché il mare di Livorno mi incantava e brutti perché a cinque anni staccarsi dalla mamma e finire in un orfanotrofio non è bellissimo.
foto da google maps
Ci siamo stati un bel po', poi di nuovo Firenze, appartamento piccino ma nuovo, zona intorno al Museo Stibbert. Ricordi splendidi, tutti assieme, poveri e felici. 
E Firenze a fare da cornice, la mia Firenze stupenda.
Poi Bologna, anzi Rastignano: un anno o al massimo due nell'appartamento di una bella villa. Un po' di stordimento, tutto diverso…anche le parole. Avevo, credo, 14 anni.
Poi San Ruffillo, proprio sulla piazzetta dove c'é la Chiesa. 
foto da internet
Il parroco di allora si chiamava Don Melega. Prendevo il 13 per andare a scuola in Via Santo Stefano, Istituto Professionale a Indirizzo Commerciale….vicino alla mitica Pasticceria Laganà! 
foto da internet
Avrei voluto frequentare la Scuola D'Arte, disegnavo bene e mi piaceva ma non avevo ancora la residenza… o almeno così mi dissero i miei.
A San Ruffillo ci siamo stati un bel po',quando ci passo e guardo le mie finestre penso ancora 2Casa mia" perché è li che ho vissuto i primi amori, le prime amicizie... tutto ha radici in quel periodo, in quella casa.
Ho giocato in piazzetta, ho sospirato affacciata alla finestra quando il ragazzino che mi piaceva passava in bici e si fermava per parlarmi, guardando in su (lui in strada e io alla finestra).
Poi trasloco in Via Guidicini, ero già grande, frequento l'Istituto Professionale per diventare figurinista.

Un grande appartamento, vecchio e ampio, con il giardino sul retro. C'era il glicine, un fico, i mughetti….
In Via Guidicini se ne è andato mio babbo.

Quando mi sono sposata siamo andati ad abitare in Via Filippo Turati, ma il resto della famiglia è rimasta lì. Filipo Turatiè in Saragozza e l'appartamento era piccolo, carino, con un mini giardinetto. Ma potevo godermelo poco perché andavo a lavorare in Via Ferrarese, lontanuccio insomma, e a casa c'ero solo la sera.

Poi, quasi subito, è arrivata la prima gravidanza e così siamo tornati in Via Guidicini, tutti insieme: mia mamma, due sorelle, mio marito, io e il gatto.
Purtroppo, anche se economicamente è stato un bene sia per mia mamma (che dopo la morte del babbo doveva affittare una camera) che per noi….la convivenza non era sempre facile. 
Mamma aveva un bel caratterino che il mio consorte mal sopportava, le mie sorelline erano adolescenti… e avevamo un bagno solo!
Poi le sorelle si sono sposate, è nata mia figlia e infine si è presentata una bella occasione…siamo andati a vivere alla Ponticella di S.Lazzaro, Via del Colle, case a schiera appena costruite con una bella vista sulla vallata e su San Ruffillo. 
E la Trattoria Della Croara vicino vicino. Ci siamo accollati il primo mutuo della nostra vita, ma era CASA NOSTRA!

Ricordo che il giorno del trasloco in piazza a San Lazzaro c'era la Fiera e cantava Andrea Mingardi: abbiamo mollato tutto e siamo andati ad ascoltarlo. 

Naturalmente la mamma è venuta ad abitare con noi, ma la casa era più grande e insomma… non potevamo e non volevo fare diversamente.
Poi i figli sono cresciuti, le scuole erano lontane e così… nuovo trasloco e nuova casa, Via Tambroni stavolta, a due passi da Via Guidicini. 
Un altro mutuo, ma una casa che ho amato tantissimo. Avevo anche la torretta sul tetto.

Purtroppo abitavo li quando ho scoperto che il maritino aveva un'altra da OTTO anni.

Mi sono separata, i figli sono diventati grandi e sono andati a vivere altrove e così….altra casa: mia mamma ed io in un grande appartamento alla Borgatella di San Lazzaro, Stradelli Guelfi. Campagna. Appartamento in un casale del 1500 o giù di lì.
foto da google maps
Vicinissimo il Laghetto Biacchese… dove si mangiava proprio bene. 
C'erano altre trattorie lì intorno ma il Laghetto era il mio preferito. 
foto da internet

In quel periodo Laura, mia figlia, mi ha portato ZAC: un cane già adulto, di razza incerta ma di carattere deciso al quale ho voluto molto bene. Aveva una particolarità che lo rendeva mio: artrosi all'anca dx come me!

Poi la mamma se n'è andata in paradiso e non sono riuscita a farcela a vivere tutta sola così fuori mano e lontana da figli e sorelle e così altro trasloco e appartamentino in Via Emilia Levante. 

Di fronte a Biagetti (abbigliamento) e all'Anna Salieri (biancheria) e a due passi da TUTTO. 

Anche a due passi da Vasco Rossi, che aveva il suo studio di registrazione proprio li, e anche un locale che allora si chiamava "MAKIA'" e ogni tanto lo intravedevo nei garages.

Ma poi la vita... e la nonnità (si dice?) mi hanno fatto venire in questo paesello dove comunque ho già cambiato due appartamenti e che sto pensando di lasciare. 
Magari per una "Residenza per anziani" anche se il mio appartamentino di Bologna è ancora lì…
Beh…che dire? Sono o non sono una zingara?


Nessun commento:

Posta un commento

Basta poco…

Succede , ogni tanto, che la vita faccia piccoli doni inaspettati anche a noi over ottanta, e stamattina è successo. Poca voglia di alzarmi,...