giovedì 26 novembre 2015

#Grom, il tempo, qualcosa così per chiacchierare…..

Giornate gelide, lo splendore autunnale di pochi giorni fa si è spento irrimediabilmente ma mi resta nel cuore. 
E mi ha aiutato guardare fuori dalla finestra e vedere l'oro degli alberi cadere in terra e creare tappeti, sempre dorati. 
Ma come tutte le cose anche questa è finita. Ieri mattina, portando Grom a spasso abbiamo visto l'erba tutta imbiancata dal gelo. Però non piove, non c'è nebbia e già questo mi rende grata.


Vorrei uscire, ma sono prigioniera. Del mio cane!



Lo so, fa ridere, tutti quelli che conosco ne ridono e mi usano da barzelletta, ma tant'è. 

Sono prigioniera di un piccolo vecchio Pinscher impaurito, che se provo a uscire di casa scappa in strada rischiando di far cadere bambini in bici o di finire sotto un'auto.
Riesco solo se c'è mia figlia: io mi metto aderente alla porta, lei lo prende in braccio, io esco e lei dalla soglia lo getta dentro e chiude velocemente. Ormai è un rito!

Purtroppo sono vecchietta, e i dolori alla schiena e non so che altro fanno si che non sia più capace di chinarmi e prenderlo. Succede anche per le sue deiezioni, se non ci fossero figlia (santa!) e nipote ad accompagnarmi ed aiutarmi….sarebbe un bel casino.

Prima non era così, anche se normalissimo non lo è mai stato almeno  riuscivo a uscire, e a gestirlo. 
Ma un'intervento che mi ha tenuto lontana da casa, e da lui,  qualche settimana, seguito dal terremoto e da un trasloco, hanno scatenato le sue paure. 
Ed è PIGROOOOOO, più pigro di me che sono la pigra tra le pigre: sempre spaparacchiato su un letto o un divano, possibilmente il mio letto.
Ma, lo ammetto, mi fa sentire meno sola.

Cerco, pensando a queste sciocchezze, di tenere a bada la rabbia, la paura, lo sdegno per tutto quanto sta accadendo nel mondo. Altri ne parlano, troppi….e la maggior parte cercando di manipolare le nostre menti.

Da parte mia ho qualche sito di riferimento, blog di amici che leggo piuttosto che ascoltare le bugie che ci vengono propinate dai media ma, lo confesso, non ho la capacità e la cultura politica per mettermi a disquisire.
Così guardo fuori dalla mia finestra questo paesello immobile e spero, spero, spero, che i miei figli e mia nipote e tutti i giovani del mondo non debbano subire ancora quel sopruso che si chiama guerra.

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