mercoledì 30 settembre 2015

#scuola di figurino



Ribaltando gli armadi per fare posto ed eliminare tutte le cianfrusaglie inutili si trovano piccoli tesori per la memoria. Almeno per la mia, che sta tentando di oscurare un po' quello che è stato.
Ieri ho trovato una scatola di agendine, quadernetti, block notes…tutti iniziati, due tre pagine scritte e poi….niente.
Ma in quelle poche pagine il resoconto di un giorno in India, dell'arrivo a Cuba in aereo, di una sosta in Jamaica mentre ero in Crociera…accipicchia che donna in movimento che sono stata!
Ma la cosa che più mi ha intenerito, sto attraversando il periodo "ah se avessi continuato a disegnare…., sono alcuni figurini disegnati quando avevo 18 anni e frequentavo la Scuola per "figuriniste" in Via Marconi a Bologna.


Sognavo di diventare una costumista famosa, o una celebre stilista, a 18 anni si sogna molto. Ho, comunque, venduto abiti che non è così lontano da quanto sognavo.




Ero bravina, mi ricordo, tranne che in inglese: mi promossero col "voto di consiglio" perché andavo bene in tutte le altre materie. 
Chissà se esiste ancora questa possibilità?
Mi chiedo dove saranno le mie compagne, se qualcuna avrà trovato lavoro in qualche sartoria famosa.

le mie compagne….dove siete?

Che belli i vestiti di quel tempo, l'abito a sacco, a palloncino, la sottogonna che rendeva le ragazze simili a mongolfiere.
 io con unabito cucito da mia mamma- Misano Brasile forse 1958
E poi l'avvento della minigonna, che a me all'inizio non piaceva molto.
Mi chiedo se sarei ancora capace di disegnare, e di capire cos'è di moda in questo bailamme di abitini/magliette/ pantaloni cinesi che indossate per un'ora poi puzzano orribilmente. E non c'è lavaggio che tenga. E soprattutto non si sa come vengano prodotti, forse sfruttando il lavoro minorile, dicono.
Ai miei tempi c'era la sartina, per i più ricchi la sartoria famosa, e ancora più su gli atelier dei grandi. 
In Italia le "sorelle Fontana" per esempio. 
Per quelli come me e la mia famiglia, c'era inizialmente la mamma che sapeva cucire, e poi i vestiti me li cucivo da sola, dopo aver fatto un corso di "taglio e cucito" anzi due…uno a 18 anni, mi ricordo che si usava una squadra speciale, insieme a mia mamma; poi , da adulta un'altro all'istituto Secoli insieme a mia figlia Laura. 

La mia insegnante si chiamava e si chiama Graziella e ce l'ho tra i contatti di facebook.
E gli abiti che mi sono confezionata li ricordo ancora: a differenza di come usa adesso tra le ragazze più erano originali, particolari, più avevano successo. 

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