Ho ritrovato, tra le vecchie carte di cui tento di liberarmi, alcune poesie di mio babbo, che da tanti troppi anni non c'è più. Se ne andò il 10 febbraio del 1963.
Una, in particolare, mi ha colpito e la trascrivo qui, per non perderla:
L'IGNOTO
Solo tra tanti
in un vuoto assoluto.
Silenzio, ombra…
guardare senza vedere,
ascoltare senza sentire,
muoversi e non camminare.
Fluttuare,
vagando nel nulla
in nebbie opaline…
….LA FINE?…
Da tanto lontano
da tempo remoto,
se mano d'ignoto
ti attira, ti chiama
nel vuoto…
Se dire non puoi
'che voce non hai,
e carne non sei
se tutto è dissolto…
…LA FINE?
O l'inizio!
La morte? O la vita!
Che serve sapere….
nel ciclo perenne
di tutte le cose,
se morte è la vita,
o vita la morte.
Bruno M.
Purtroppo è senza data, ma penso che appartenga all'ultima parte della sua, troppo breve, vita.
Ciao Babbo.
martedì 14 luglio 2015
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