martedì 30 giugno 2015

#dipendere

Non voglio invecchiare mentalmente.

Voglio essere una nonnina vivace e allegra, voglio aver voglia di ridere e cantare  e condividere qualche sogno qua e là. Ce l'ho fatta fino a poco tempo fa, magari più virtualmente che nella realtà ma insomma….me la cavavo e mi piaceva interagire.
Ma è sempre più difficile: anche internet, mio grande amore, che tante volte e in tante situazioni mi ha aiutato non mi attira più tanto. Politica, calcio….poco altro.
Nella vita reale amavo coltivare la mia solitudine, ma adesso anche la solitudine non mi fa più tanta compagnia.
Adesso le parole solitudine e libertà non mi sembrano più sinonimi.
E di solitudine si invecchia.
Come ci si ribella alla solitudine, alla vecchiaia? Come si sconfiggono?

Per piacere, dove si trova l'entusiasmo, la voglia di progettare, di polemizzare, di sperimentare cose, situazioni, affetti nuovi?
Dove li ritrovo dentro di me?
Pigra e apatica un po' lo sono sempre stata, ma in giornate come oggi, anzi no... come negli ultimi giorni, perché in fondo oggi la voglia di sedermi al computer e scrivere l'ho trovata, insomma in quei giorni in cui starei sdraiata nel letto senza nemmeno pensare, nel vuoto assoluto di emozioni e speranze, in quei giorni lì...dove e  come faccio per risorgere almeno un po'?
Mi vengono in mente mia nipote, i miei figli, le sorelle, l'ex marito…se uno di loro mi venisse a scuotere, mi portasse in giro, mi raccontasse…ma ognuno ha la sua vita, e mia figlia appena può il suo tempo me lo regala.
E poi non è questo che desidero, questa è dipendenza.

Ecco cos'è la vecchiaia: dipendenza!

Questa è la cosa peggiore, per chi come me si è sempre complimentata con se stessa perché sapevo "fare da sola" e, anzi, essere anche d'aiuto.
Ed è una dipendenza subdola, quasi dolce, è proprio un "bisogno di dipendere", anche se a volte non sarebbe necessario. Vorrei, a volte, che qualcuno mi prendesse per mano.

Con un tempismo perfetto Grom, il mio piccolo vecchio cagnolino rompiballe si è presentato al mio fianco. Mi guarda languido e capisco: lui ha bisogno di me, dipende da me! Lo ringrazio con un biscottino, mi da una leccatina riconoscente.


Sto meglio, ho un computer e un cagnolino ad aiutarmi.
Un caffè per scuotermi, un po' di musica, e poi si vedrà….in fondo anche questa è vita.

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